Vi sarà sicuramente capitato girando qua e là su Facebook di imbattere in moderni sondaggi realizzati, soprattutto dalle aziende o da pagine professionali, sfruttando l’utilizzo delle reactions, vale a dire delle faccine che hanno sostituito il “mi piace”. Il colosso Facebook, infatti, ormai da qualche tempo, ha deciso di introdurre ulteriori bottoni che permettono all’utente di esprimere una reazione differente dal semplice “mi piace” a seconda dell’argomento del post (ad esempio, in caso di brutta notizia, a molti utenti non entusiasmava l’idea di esprimere la propria reazione con un “like”).
Nelle ultime settimane le reactions, però, hanno spopolato sul web non più con lo scopo iniziale ma come metodo per esprimere il proprio voto di fronte ad un sondaggio. Il celebre Social Network, così, è dovuto immediatamente intervenire sostendo lo stop ai sondaggi in diretta su Facebook che sfruttano le emoticons!
La nuova “moda” dei sondaggi in diretta ha spopolato soprattutto in seguito all’utilizzo sfrenato in occasione delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti; nello specifico si sono utilizzati due metodi differenti di pubblicazione dei sondaggi: da una parte si è sfruttata la funzione che permette di pubblicare video live in cui, invece di trasmettere un video, viene mostrata semplicemente un’animazione in cui si conteggiano ed aggiornano in tempo reale i dati relativi alle “reactions“, dall’altra parte (molto più semplice da realizzare e alla portata di tutti) si è pubblicata un’immagine nella quale si definiva la leggenda del sondaggio e si accostava una reazione ad ogni possibile risposta.
E’ arrivato, però, recentemente lo STOP da Facebook che ha immediatamente modificando le linee guida indicando chiaramente come vietato l’utilizzo delle reactions come meccanismo di voto.
A questo proposito sono da ritenere irregolari non solo i sondaggi in diretta con aggiornamenti in tempo reale ma anche i semplici post con una foto (come quella mostrata precedentemente) in cui si chiede di esprimere un giudizio attraverso le emoticons. Rimane invece possibile chiedere opinioni con una diretta live Facebook attraverso i commenti.
Di seguito, direttamente da Facebook Brand Resource Center, le linee guida relative all’utilizzo delle reactions:
Le reazioni sono un’estensione del pulsante “mi piace” che permette di dare alla gente più modi per esprimere se stessi e condividere la loro reazione ad un post. La raccolta di reazioni comprende Mi Piace, Love, Haha, Wow, Sad and Angry. E’ importante utilizzare le reazioni nel modo originariamente previsto da Facebook – come un modo semplice e veloce per esprimere come ci si sentie. […]
Cosa è possibile fare
- Seguire le linee guida fornite
- Usare le reazioni solo come appaiono e come funzionano all’interno del contesto di Facebook
Cosa non è possibile fare
- Non modificare o personalizzare le reazioni in alcun modo, ad esempio modificando il progetto, la scala o i colori. Non utilizzare reazioni alternative o su misura come una sostituzione o un’aggiunta alla raccolta di reazioni.
- Non animare o fabbricare oggetti fisici in forma di reazioni.
- Non rendere le reazioni la caratteristica principale o più importante di ciò che stai creando.
- Non utilizzare reazioni diverse da quelle previste per il download su Facebook Resource Center.
- Se si utilizza reazioni come parte di un sondaggio, non utilizzare reazioni nei seguenti modi:
– Non associare una reazione a qualcosa che non corrisponde il suo intento emozionale (es: “scegliere arrabbiato se ti piace il simpatico gattino”).
– Non rendere le reazioni lo scopo principale di ciò che stai creando
– Non utilizzare le reazioni per sondaggi tramite video in cui l’intero flusso è costituito da elementi grafici o immagini statiche o loop.
A cosa è dovuto il successo avuto finora dai sondaggi tramite reactions?
Il motivo principale che aveva spinto molte pagine a pubblicare sondaggi di questo tipo era legato soprattutto all’enorme pubblico in grado di raggiungere: quando si pubblica un post sulla propria pagina Facebook solamente una percentuale molto bassa dei nostri fans lo vede nella propria bacheca.
Il numero di persone che si raggiungono, però, aumenta pian piano che il post riceve interazioni come reactions, commenti o condivisioni, insomma, man mano che diventa popolare.
Molte pagine, dunque, grazie ai sondaggi in diretta sono riuscite a coinvolgere praticamente tutti i loro fans.
Ed è proprio questo il motivo che ha portato il colosso Facebook ad intervenire: usare le reactions per uno scopo diverso rispetto a quello previsto (esprimere “emozioni”) alterava in maniera artificiosa e non naturale, la portata dei post.
Anche se fino ad oggi non è stato pubblicato alcun messaggio ufficiale di Facebook relativo ad eventuali sanzioni che verranno inflitte a chi non rispetterà le suddette direttive e anche se molte pagine (anche piuttosto importanti) continuano ad utilizzare la tecnica dei sondaggi tramite reactions, noi consigliamo di evitarle per non rischiare il blocco momentaneo o, addirittura, la chiusura definitiva della propria pagina.