Abbreviazione URL: quando e perché usarla


Vi sarà capitato molto spesso, soprattutto quando consultate i vostri social, di visualizzare indirizzi web particolari, piuttosto corti, composti prinicipalmente da caratteri alfanumerici. Si tratta di link compressi generati attraverso gli abbreviatori di URL (URL Shortener).

Sono molti i servizi gratuiti web che permettono di ridurre gli indirizzi molto lunghi trasformandoli in altri decisamente migliori sia dal punto di vista estetico che funzionale.

Il primo social a lanciare la “moda” dei link abbreviati è stato Twitter proprio perché la sua regola N°1, i 140 caratteri massimi per tweet, non permetteva il lusso di inserire link molto lunghi che spesso occupavano più del 50% dei caratteri disponibili totali.

Traformare gli indirizzi web per mezzo degli URL Shortener è molto semplice: si copia l’indirizzo nella sezione dedicata e si procede con la “riduzione”. Ogni URL inserita viene abbinata ad una chiave univoca che effettua una redirezione (redirect) verso l’indirizzo web originale (un articolo del nostro sito, ad esempio).

Abbiamo precedentemente parlato di aspetto estetico proprio perché si tratta di uno dei motivi principali per cui molti brand sui social condividono contenuti del proprio sito utilizzando link abbreviati. Un indirizzo più corto risulta sicuramente più elegante e di più facile condivisione, considerando anche il fatto che in molti casi alcuni servizi troncano automaticamente i link troppo lunghi e quindi, a tutti gli effetti, li rendono incliccabili.

Un aspetto da non sottovalutare, però, riguarda il tracciamento dei dati in caso di utilizzo di link abbreviati, soprattutto nel caso dell’utilizzo di Google Analytics.

L’URL shortener, infatti, attuando una vera e propria redirezione, non permette di registrare la fonte di traffico originale; in questo caso, dunque, i dati sul referrer vengono persi e la visita viene registrata nella maggior parte dei casi come traffico diretto.

Particolarmente efficace, però, è lo strumento fornito da molti URL Shortener, come ad esempio bit.ly e goo.gl, che permette di tenere traccia delle statistiche di base relative al link accorciato condiviso.

In conclusione mostriamo due esempi di “riduzione” dell’url di questo articolo.

Originale: https://www.mgwebservice.it/abbreviazione-url-perche-usarla/
Google Url Shortener: https://goo.gl/qcXG48
Bitly: https://bit.ly/2A6Wcoi